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Tumori: il farmacista è parte attiva nel percorso

Farmacia Redazione DottNet | 04/06/2019 15:27

Il 'Progetto PROF2', realizzato grazie ad Assofarm e Federfarma, è il primo esempio in Italia di rete tra farmacie di comunità e un Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico (Irccs)

Le Farmacie di Comunità possono svolgere un ruolo prezioso anche nel percorso di cura del paziente oncologico. Il 'Progetto PROF2', realizzato grazie ad Assofarm e Federfarma, è il primo esempio in Italia di rete tra farmacie di comunità e un Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico (Irccs) come l' Istituto Tumori della Romagna (Irst). Grazie allo sviluppo di una piattaforma informatizzata condivisa, consente lo scambio di dati basilari per l' attività di riconciliazione farmacologica e sorveglianza del paziente nel proprio domicilio da parte dell' oncologo. Anticipato da un evento formativo che ha visto la presenza a Meldola di oltre 150 professionisti, il Progetto parte il 5 giugno con l' arruolamento dei 100 pazienti previsti che saranno 'accompagnati' lungo tutto il percorso di cura.

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L' obiettivo del Progetto, che rientra tra quelli che beneficiano di un sostegno triennale da parte dell' Istituto Oncologico Romagnolo (Ior), è quello di fornire uno strumento utile al medico oncologo per mettere in atto la ricognizione farmacologica, ovvero la rilevazione dei farmaci, medicine non convenzionali e alimenti critici assunti a casa dal malato. Un' azione di sorveglianza molto importante per la sicurezza e l' efficacia delle terapie oncologiche, perché può aiutare a prevenire eventuali interazioni tra le terapie domiciliari, anche non convenzionali, e alcuni cibi, aumentando la sicurezza dei pazienti e le probabilità di efficacia dei trattamenti. In una scheda elettronica, disponibile sia a livello del portale delle farmacie sia nella cartella clinica informatizzata, il farmacista può inserire le sostanze medicinali e gli alimenti assunti dal paziente a domicilio e l' oncologo ne viene immediatamente informato grazie all' aggiornamento del dato nella cartella clinica. L' invio simultaneo all' Irst dei dati raccolti da parte delle farmacie sull' utilizzo di ulteriori farmaci rispetto a quelli oncologici consente una rapida convalida e riconciliazione farmacologica da parte dell' oncologo, permettendo di intercettare e prevenire eventuali interazioni e di migliorare quindi i livelli di sicurezza nello svolgimento della terapia oncologica.

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